Conan Exiles Recensione: l'arte della sopravvivenza tra i barbari

Uscito da una lunga fase in accesso anticipato, Conan Exiles giunge finalmente in edizione definitiva, rivelandosi un survival davvero degno di tale nome.

Conan Exiles
Recensione: PlayStation 4
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • Dopo essersi presentato al grande pubblico in versione provvisoria poco più di un anno fa, il brutale survival game di Funcom è giunto ufficialmente sugli scaffali digitali di Steam e degli store targati Sony e Microsoft. Sfruttando come base il feroce immaginario nato dalle mente di da Robert Ervin Howard, il team di sviluppo norvegese ha dato vita a un prodotto molto curato nel gameplay, che risulta ben più raffinato e corposo rispetto alla media dei congeneri.
    Se cercavate un titolo capace di rivoluzionare i canoni dei survival game Conan Exiles sicuramente non è il gioco che fa per voi ma, visti i tempi che corrono, già il fatto di poter vantare un iter produttivo così virtuoso è sufficiente per renderlo un'opera speciale: uno dei pochi survival ad aver sfruttato appieno e con grandissima onestà intellettuale il sistema di accesso anticipato proposto da Valve. Abbiamo passato svariati giorni a girovagare tra oasi, formazioni rocciose e calde lande desolate, siamo pronti a dare il nostro giudizio definitivo sulla produzione.

    Soli nel deserto

    Feroce e scorbutico come ogni "gioco di sopravvivenza" che si rispetti, Conan Exiles lascia fin da subito il giocatore in balìa di se stesso. Dopo una breve introduzione, scandita da una minimale cutscene, ci ritroviamo catapultati all'interno di un avanzato sistema di generazione del personaggio, tutt'altro che avaro di personalizzazioni ma indubbiamente perfezionabile.

    Tralasciando la tanto chiacchierata possibilità di intervenire direttamente sugli organi genitali del nostro alter ego, funzionalità della quale francamente non avremmo sentito la mancanza, abbiamo trovato ad accoglierci ampie opzioni di modifica sia per quanto concerne la corporatura che per i lineamenti del volto. Una volta portate a termine queste formalità, la nostra avventura ha avuto ufficialmente inizio. Ci siamo incamminati sotto al sole cocente, dinnanzi ad una sfilza di croci abbandonate che sembravano formare un vero e proprio cimitero a cielo aperto. Quelle iniziali, inutile negarlo, sono senza dubbio le fasi di gioco più complesse. La flebile premessa narrativa, debole e mal raccontata, lascia immediatamente spazio ad una fitta rete di richieste, le quali si faranno man mano sempre più complesse e articolate, raggruppate in una sezione del menu denominata "avventura". I primi compiti suggeritici saranno estremamente semplici: rivestiranno il ruolo di guida introduttiva per coloro che si trovano alla prima esperienza con il genere di riferimento.

    Niente di obbligatorio, per carità, ma se volete apprendere gradualmente tutte le meccaniche di base, oppure disporre di un'esile traccia attorno alla quale sviluppare il vostro personalissimo viaggio, non perdete di vista questa sezione. Si tratta a nostro avviso di una sorta di tutorial esteso praticamente necessario, imprescindibile al fine di paracadutarci dolcemente all'interno di un sandbox così rigoroso e intransigente. La produzione di Funcom ha subito enormi trasformazioni nell'ultimo anno, evolvendosi costantemente ed espandendo il ventaglio di possibilità aggiornamento dopo aggiornamento. Non è un caso che, in cima alla lista delle cose da fare subito dopo il risveglio, figuri proprio una richiesta legata alla scalata libera (molto simile a quella vista nel più recente capitolo di Breath of the Wild), una delle novità più evidenti e interessanti arrivate in corso d'opera. Non temete, comunque: alla fine bastano davvero pochissime ore per prendere dimestichezza con ciascuna dinamica e con i menu, mal organizzati e difficilissimi da utilizzare pad alla mano. Un problema che va indubbiamente a penalizzare soprattutto le versioni console. Pur comprendendo pienamente le complessità con cui lo studio di sviluppo si è dovuto scontrare in tal senso, non possiamo far mistero della gravità di tale difetto, vista l'importanza che il sostrato ruolistico (che regola la progressione del personaggio) e il crafting ricoprono all'interno dell'impianto ludico. Ma non disperate, perché non tutti i mali vengono per nuocere: un altro elemento distintivo della produzione è la grande importanza data al rinnovato sistema di combattimento, apprezzabile maggiormente proprio quando si impugna un pad. Ora dare inizio ad uno scontro è molto più piacevole, grazie a duelli più tesi, fluidi e precisi, sia con armi bianche a corto raggio, sia con strumenti dalla distanza. Sebbene questo articolo sia basato principalmente sulla versione PlayStation 4 del titolo, abbiamo avuto modo di testare a fondo anche quella per personal computer durante la fase di early access, denotando un'eccessiva macchinosità dell'accoppiata mouse e tastiera (che invece è nettamente superiore nelle fasi "gestionali") durante gli scontri, i quali, al contrario, si dimostrano molto più gestibili e pratici sulle edizioni console.

    Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, potremmo dunque dire che nessuna delle due versioni è peggiore delle altre in senso assoluto: tuttavia, che si usi il classico setup da PC o un controller, il sistema di controllo di Conan Exiles continua a mettere in mostra un po' troppe lacune, che speriamo possano essere corrette (come già è stato parzialmente fatto durante l'accesso anticipato) nei primissimi mesi di vita del titolo. Non datevi subito per vinti, però: superate queste iniziali difficoltà, dovrete scontrarvi faccia a faccia con uno dei survival più completi ed avanzati in circolazione.
    Il vero cuore pulsante dell'impianto ludico di Conan Exiles è composto, come era lecito aspettarsi, dal crafting e dalle interazioni con l'ambiente ostile che ci circonda, con i suoi abitanti e - nei server che lo permettono - con gli altri giocatori umani. Saremo liberi di vagare nella natura alla ricerca di risorse, di costruire oggetti, mobili e, con un po' di perseveranza, anche delle vere e proprie fortezze capaci di estendersi in lungo e in largo per svariati chilometri. Facendo esperienza all'interno della barbarica mappa e salendo di livello, avremo la possibilità (oltre a ricevere i canonici punti bonus da utilizzare per migliorare le nostre statistiche) di moltiplicare a dismisura il numero di oggetti da creare a nostra disposizione, che spaziano dai semplici utensili sino a robusti set di armi e armature. Poche ore di gioco dopo aver costruito con fatica il nostro primo giaciglio, abbiamo iniziato a gironzolare all'interno della nostra dimora, strategicamente costruita al riparo da occhi indiscreti e dotata di solide mura perimetrali, un comodo letto e un ulteriore espansione verticale già in lavorazione. Improvvisarsi architetti, nelle terre desolate di Conan il Barbaro, è più facile che mai: ciascuna parete o oggetto può essere fabbricato singolarmente ed affiancato ad altri senza limitazioni di sorta.

    La prassi più in voga nei server di gioco, attualmente, è proprio quella di creare torri verticali altissime dalle quali dominare la pianure sottostanti. Una tattica che sembra funzionare discretamente bene. Per quanto l'idea di stanziarsi in un luogo e darsi alla vita sedentaria fosse una prospettiva di tutto rispetto, noi abbiamo preferito di gran lunga continuare ad esplorare le terre circostanti. Il mondo di Conan Exiles è ben caratterizzato, abitato da svariate creature mostruose tutte da scoprire e, purtroppo per loro, da combattere. In fin dei conti, la bellezza di questa tipologia di giochi risiede proprio nella numerose libertà di approccio.

    Un mondo da esplorare, possibilmente in compagnia

    Il prodotto di Funcom prevede sia la possibilità di giocare online che offline (con, al massimo, l'inclusione di pochi amici all'interno di una mini-sessione cooperativa). La scelta di affrontare le nostre peripezie in solitaria e disconnessi dalla rete è senza ombra di dubbio la più sensata per i giocatori alle prime armi, sebbene Conan Exiles sia da sempre molto più godibile in compagnia, magari sui popolati server ufficiali messi a disposizione proprio dal team di sviluppo. Se cercate un prodotto da giocare in singolo, sinceramente, esistono congeneri migliori a cui rivolgersi. Secondo le nostra esperienza di gioco il compromesso ideale, per il momento, continua ad essere quello di concentrare l'attenzione sui server PvE, ovvero quelli in cui non è possibile andare allo scontro diretto tra giocatori umani.

    In questo modo sarete in grado di estirpare alla radice una delle piaghe peggiori di ogni survival online: gli assalti degli utenti più assidui e potenti, che per qualche strano motivo sembrano provare un inspiegabile senso di soddisfazione nel rendere la vita dei nuovi arrivati un vero inferno. Durante le nostre razzie sui server PS4, in ogni caso, non abbiamo riscontrato nessun problema di connessione o picchi di latenza in-game. Dare il via a una partita online, poi, grazie all'implementazione di un classico server browser ci è parso incredibilmente intuitivo. Se dal punto di vista della connettività le cose sembrano andare a gonfie vele, lo stesso non si può dire del comparto tecnico vero e proprio, su console ancora mal ottimizzato e zoppicante. Al di là del framerate ballerino e di una qualità complessiva non eclatante, a darci particolarmente fastidio sono stati soprattutto una gestione non ottimale della telecamera (in particolare quando usiamo la visuale in prima persona) e il disastroso comparto animazioni. Potrebbe sembrare un dettaglio banale, ma vi assicuriamo che vedere gli sforzi profusi dal team nella creazione di un combat system molto più avanzato e completo della media mandati in fumo da una gestione a dir poco imbarazzante delle collisioni e delle movenze dei personaggi coinvolti, fa davvero male al cuore.

    Conan Exiles Conan ExilesVersione Analizzata PlayStation 4Conan Exiles ha il grande merito di essere uno dei pochi survival usciti in accesso anticipato ad avercela fatta, ad aver raggiunto la tanto agognata versione 1.0. Dopo poco più di un anno passato continuamente sotto i ferri dei chirurghi di Funcom, il titolo ha raggiunto un buon equilibrio tra funzionalità e qualità. Ciò che ancora manca sul versante tecnico, è ampiamente compensato da un sistema di gioco straripante di possibilità e dalla magnificenza di un mondo enorme e sempre interessante da esplorare. Al netto di alcune imprecisioni nella gestione delle collisioni e di qualche glitch di troppo, anche il combat system risulta essere molto più avanzato di quanto ci saremmo aspettati (e di quanto non lo fosse effettivamente nelle prime fasi di early access). Il destino di questa tipologia di giochi, si sa, è quello di vivere in un perenne stato di trasformazione. Se le modifiche apportate al gioco continueranno ad essere azzeccate e incisive come quelle che si sono susseguite nei mesi scorsi, per la produzione di Funcom si prospetta un futuro assai roseo. Ad oggi, però, le evidenti problematiche tecniche che affliggono la versione console (su PC è sicuramente migliorato molto, ma anche lì si può fare di più) e la struttura non ottimale dei menu di gioco impediscono a Conan Exiles di fare un ulteriore salto di qualità e raggiungere pienamente l’eccellenza.

    7.6

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