Dillon's Dead-Heat Breakers Recensione: lo sceriffo torna su Nintendo 3DS

Lo sceriffo Dillon torna per la terza volta su 3DS, migliorando la formula di gioco e il comparto tecnico: la recensione di Dillon's Dead-Heat Breakers.

Dillon's Dead-Heat Breakers Recensione: lo sceriffo torna su Nintendo 3DS
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  • 3DS
  • Tutto si può dire a Nintendo riguardo la serie del Lampo Rosso, l'armadillo Dillon, ma non di non averci provato. La serie, nata nell'ormai lontano 2012, rappresentava in un certo senso l'esordio di Nintendo, come publisher, in quel mondo indie che tanto pubblicizzava sul neonato eShop. Un seguito arrivò poi nel 2013 ma entrambi i giochi, seppur non pessimi, furono accolti in modo generalmente tiepido: pur apprezzando lo stile, l'ambientazione, il concept alla base del gameplay, i primi due episodi presentavano un gameplay non sufficientemente profondo e molto ripetitivo. Se l'idea di ibridare il genere strategico con un ritmo decisamente più sostenuto e un piglio più action funzionava, almeno sulla carta, Dillon's Rolling Western e il seguito The Last Ranger accusavano il peso di un "gameplay loop" che, non supportato da sufficiente varietà, finiva per offrire terreno fertile alla noia.
    A distanza di cinque anni dal precedente capitolo, lo sviluppatore Vanpool e Nintendo ci riprovano, apportando (finalmente) alcune modifiche alla formula e pubblicando il titolo non più come indie da eShop, ma come gioco premium con tanto di release fisica. Funzionerà?

    Il buono, il Mii, i cattivi

    I fan dell'armadillo possono dormire sonni tranquilli: lo sceriffo è tornato, in un seguito che finalmente sembra donare a Dillon un'avventura meglio strutturata e un gameplay migliorato. Al netto di un cambio di ambientazione, dal Far West ad un setting post-apocalittico, il fascino del personaggio rimane fortunatamente invariato.

    Il mondo del Lampo Rosso si è tramutato in un scenario à la Mad Max, dove gli abitanti non hanno avuto altra scelta che rifugiarsi nella grande Città, circondati dalla desolazione e dai Mostri (Grocks in inglese). La componente narrativa, come si può evincere, non è certo preponderante, né per la verità pretende (o necessita) di esserlo, ma l'ambientazione è suggestiva, e il bizzarro umorismo del titolo (che ricorda a tratti quello di Miitopia) sa intrattenere e riesce a strappare qualche sorriso.
    Una delle novità di questo Dead-Heat-Breakers riguarda il diretto coinvolgimento del nostro Mii personale: tramutato in un animale (nel caso della nostra prova un lupo, ma può essere anche un gatto, una volpe, un orso...), l'avatar giocherà un ruolo fondamentale nel corso della campagna. Dopo un breve tutorial, in cui saremo chiamati a salvare il nostro alter ego peloso nei panni di Dillon, entreremo nel vivo del gioco. Il ciclo giorno/notte rimane sostanzialmente immutato: durante il giorno, controllando il nostro Amiimale, potremo svolgere diversi compiti per racimolare il denaro necessario a ingaggiare dei mercenari (i Mii salvati nel 3DS, a loro volta "animalizzati") che ci daranno man forte durante la notte, alle prese con quello che è il fulcro del gameplay di Dillon, ossia i combattimenti. Ogni personaggio avrà armi e caratteristiche diverse, che ci permetteranno di diversificare le nostre strategie per avere la meglio sui nostri avversari.
    Nella fase di preparazione della battaglia potremo effettuare una ricognizione sulla mappa e assegnare ad ogni torretta uno di questi alleati, che si occuperanno di difenderla dagli incessanti attacchi nemici. Con un tocco di Pikmin, in questa fase non controlleremo solo Dillon, ma anche il nostro avatar animale, aggiungendo un ulteriore livello di profondità strategica ad un titolo che davvero ne sentiva il bisogno. Iniziata la battaglia vera e propria, il nostro compito nei panni dello sceriffo Dillon sarà fondamentalmente quello di occuparci dei nemici più voluminosi, lasciando ai nostri alleati sulle torrette il compito di decimare i mostri più piccoli.

    Così facendo otterremo anche dei drop che ci daranno modo di accedere ad utili potenziamenti.
    Una volta ridotto il numero dei nemici, questi si trasformeranno in una sorta di bizzarri veicoli, che dovremo ingaggiare in una corsa: controllando il nostro armadillo dovremo guadagnare velocità e colpire i Mostri fino a distruggerli, mettendo fine al loro attacco e alla fase di battaglia.
    Tale meccanica, interessante e divertente nei primi scontri e che migliora nettamente l'esperienza di gioco, diventa purtroppo monotona in tempi relativamente brevi, e non riesce a rinvigorire la produzione con quell'elemento di varietà che era lecito aspettarsi. Anche gli avversari non risultano sufficientemente differenziati l'uno dall'altro, sia per aspetto che per pattern d'attacco.
    Fortunatamente i controlli non impongono più l'uso invadente - e spesso scomodo - dello stilo, sostituito dal control pad per il movimento e dalla pressione del pulsante A per gli attacchi, una configurazione molto più comoda ed efficace che garantisce scontri al fulmicotone senza l'impaccio di un sistema di controllo poco intuitivo.

    Di fatto Dillon's Dead-Heat Breakers è tutto qui: pur con qualche variazione e miglioramento il gameplay rimane immutato nella sua alternanza tra le fasi diurne e le battaglie, e le poche aggiunte non sono ahinoi sufficienti per offrire all'ultima avventura del Lampo Rosso quella svolta migliorativa di cui la serie aveva un gran bisogno. La longevità non risulta inoltre sufficiente a giustificare il salto di prezzo rispetto ai predecessori, malgrado il passaggio a titolo retail con tutti i crismi.
    Al netto di una realizzazione tecnica adeguata, un comparto sonoro assolutamente dignitoso e una buona scrittura, a questa serie continua a mancare mordente, quell'elemento di sorpresa e varietà che la renderebbe decisamente più appetibile. Ciononostante, l'ultima fatica di Vanpool pone rimedio a molti dei difetti dei predecessori, e sebbene il gioco non riesca a mantenere sempre alta l'attenzione, le migliorie al gameplay ritardano di molto l'arrivo della noia. L'impressione è che titolo, malgrado i passi avanti, rimanga un prodotto destinato esclusivamente ai fan storici di Dillon, privo delle risorse ludiche per accaparrarsi nuove fette dell'utenza videoludica.

    Dillon's Dead-Heat Breakers Dillon's Dead-Heat BreakersVersione Analizzata Nintendo 3DSI fan del silenzioso e carismatico armadillo possono stare tranquilli: il "look and feel" del titolo rimane (nel bene e nel male) invariato. La veste grafica, pur curata, non fa gridare al miracolo, come del resto possiamo aspettarci da un hardware che ha raggiunto l'ottavo anno di vita. Il comparto audio è sempre di buon livello ma non indimenticabile. Le meccaniche di base non sono state stravolte, ma sono state finalmente (pur non sufficientemente) migliorate. Tutto ciò considerato, siamo tuttavia felici di poter affermare che la terza volta di Dillon finalmente ci consegna un titolo che seppur non esente da difetti vale finalmente la pena provare anche per chi non fosse un aficionado della serie Vanpool.

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