Reigns Game of Thrones Recensione: il mio regno per un carta

Quando le nozze non sono rosse: il mondo di Reigns sbarca a Westeros con lo spin-off Reigns Game of Thrones...

Reigns Game of Thrones Recensione: il mio regno per un carta
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  • La mancanza di credibilità del gioco su mobile affonda spesso le sue (ormai quasi senza terra) radici nella lentezza con cui molti sviluppatori hanno abbracciato il nuovo linguaggio. Troppe volte infatti un gioco su smartphone era la riproposizione di uno per altre piattaforme accompagnato però da un joypad virtuale o un egualmente goffo sistema di input, non capitalizzando invece sulle forze della piattaforma. Negli anni ovviamente le cose sono cambiate (per quanto l'abitudine ovviamente rimanga), e sempre più sviluppatori hanno capito che se vuoi fare il botto, e rimanere impresso nella mente di un pubblico che è tendenzialmente più difficile da trattenere, devi sfruttare al massimo quello che uno smartphone a da offrirti. Reigns da questo punto di vista fu magistrale: tramite semplici swipe infatti il titolo Nerial permetteva di gestire un regno immaginario nei panni di un sovrano altrettanto immaginario, tirato dalla giacchetta dai più classici dei poteri forti. Il sistema binario con cui si prendono le decisioni (sì o no, questo o quello) deve tenere conto infatti di esercito, chiesa, popolo e conio, risorse che non possono arrivare a zero così come al massimo possibile. Queste decisioni sono rappresentate da carte, quindi ogni situazione corrisponde a un mazzo che di fatto contiene tutti i possibili sviluppi prima della fattispecie, e poi della reggenza del sovrano. Due partite a Reigns (e al suo seguito Her Majesty) non sono mai uguali, soprattutto perchè alla verticalità delle singole situazioni si aggiunge un elemento orizzontale di raggiungimento degli obiettivi proposti e scoperta di tutte le morti possibili o personaggi da incontrare.

    Benvenuti a Westeros

    Come migliorare quindi un simulatore di monarchia fantasy medievale che già sembra funzionare egregiamente? Semplice: ambientandolo nell'universo fantasy medievale più riconoscibile e riuscita degli ultimi quindi anni: Westeros.

    Game of Thrones è infatti la perfetta ambientazione per il gioco Nerial, che in morti improvvise, decisioni difficili e bilanciamenti impossibili ci sguazza alla grande. Gli anonimi regnanti dei primi due capitoli sono sostituiti con otto (più uno) personaggi della serie televisiva (il gioco, sviluppato in collaborazione con HBO, attinge infatti più alla serie TV che a quella letteraria), dal quale vengono mutuati anche il tema musicale e tante piccole chicche nascoste. Nelle prime partite lo scopo sarà quello perlopiù di sbloccare tutti i personaggi: l'unica infatti immediatamente utilizzabile è Daenerys, la quale, dopo la prima morte, sbloccherà Tyrion. Gli altri invece si possono attivare incontrando specifiche condizioni, come raggiungere punti specifici di Westeros o compiendo scelte ben precise in alcuni dialoghi.

    Solo questo elemento dona a Reigns: Game of Thrones un livello di profondità ulteriore rispetto ai suoi predecessori, perché oltre a rendere infinitamente più varie le partite (ogni regnante ha infatti un suo set specifico di carte, azioni e bonus) aggiunge anche un certo piglio da avventura punta e clicca che premia chi la serie effettivamente la conosce, e magari riesce a risolvere un dialogo nella maniera giusta attingendo alle sue conoscenze piuttosto che affidarsi al sempre indispensabile trial and error. Nonostante anche il mondo originale di Reigns avesse la sua ragion d'essere, la nuova ambientazione è talmente calzante da valere da sola il prezzo del biglietto. Nerial però non si è limitata a sfruttare la licenza HBO ma ha anzi messo sensibilmente mano al suo gioco per renderlo molto più vario, dinamico e soprattutto ri-giocabile. Se già in parte questo risultato era stato raggiunto dalla presenza di differenti personaggi, l'aggiunta di viaggi, guerre e giostre (solo per citare alcune delle novità) rende le partite di Reigns: Game of Thrones ancora più imprevedibili. Da buon condottiero infatti vi verrà chiesto di guidare il vostro esercito di persona (sì, potete usare Drogon), imporre l'ordine del giorno in un Concilio Ristretto o mettere la lancia in resta e partecipare a una giostra. Ricordate però che, esattamente come nei libri di Martin, ogni passo falso porta inevitabilmente a una fine ingloriosa. E truce, perlopiù. Se anche la gestione delle risorse (i poteri forti di cui si parlava in apertura) è più agevole che  in passato grazie a dei bonus legati al personaggio che si tramandano di morte in morte (bonus che vi permettono sostanzialmente di ignorare una delle quattro risorse), il livello di sfida è correttamente livellato dall'arrivo dell'inverno, periodo nel quale gli effetti delle decisioni che prendiamo si sentono con forza maggiore.

    Il superamento dell'inverno tra l'altro è strettamente legato al raggiungimento dei veri finali di ogni personaggio: il fine ultimo non è solo raggiungere il maggior numero di lune in qualità di regnante, ma riuscire a far sopravvivere i Sette Regni all'arrivo degli estranei. Per farlo ogni personaggio deve però sbloccare una specifica abilità, che vi assicuro non essere così semplice da trovare.

    Reigns: Game of Thrones Reigns: Game of ThronesVersione Analizzata Android GamesReigns: Game of Thrones non solo espande l’idea originale arricchendola e donandole nuovo linfa, ma si impone con estrema facilità come miglior gioco basato sulla licenza. I regnanti da scoprire, i nuovi bizzarri destini e il superamento dell’inverno sono aggiunte in grado di rendere ogni partita estremamente diversa dalle precedenti e aggiungere uno sviluppo orizzontale che seppur appena accennato è perfettamente funzionale. Che decidiate di giocare di ruolo facendo esattamente quello che il vostro personaggio farebbe o valutare ogni scelta di volta in volta in base solo alla vostra convenienza Reign: Game of Thrones saprà essere soddisfacente e ricco. Ricordate solo però che se le cose non vanno come devono non ci sono nuove elezioni, ma pugnalate nella notte.

    9

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